Temple of Love. Cœur

Gaëlle Choisne

09/05 — 12/10/2025

Mostra

Gäelle Choisne
Temple of Love. Cœur
9 maggio – 12 ottobre 2025
Opening 8 maggio 2025, 18.00

A cura di Irene Calderoni ed Eva Vaslamatzi

Scuola Piccola Zattere presenta Temple of Love. Cœur dell’artista francese Gaëlle Choisne (Cherbourg, 1985). La mostra conclude la residenza a Venezia che l’artista ha svolto nell’ambito del programma di ricerca One Year Score promosso dall’istituzione.

Temple of Love è un progetto di lungo termine, in corso dal 2018, che si sviluppa per capitoli successivi ed è ispirato al testo di Roland Barthes Frammenti di un discorso amoroso (1977). Attraverso un approccio che combina molteplici media, tecniche e materiali, Choisne costruisce una narrazione progressiva, in continua evoluzione, che dà forma a spazi di coesistenza e collaborazione, ospitalità e affetto.

Nel nuovo capitolo, intitolato Cœur dall’omonima voce del libro di Barthes, l’artista esplora la connessione spirituale tra il corpo e la sfera del domestico. Lo spazio espositivo è riconfigurato come un ecosistema organico, in cui ogni stanza incarna un chakra, un punto di energia del corpo che corrisponde sia a sensazioni interne che a esperienze collettive, condivise. 

Choisne attinge alla propria eredità haitiana impiegando la parola Lakay, che in lingua creola significa casa, che nella pittura naif haitiana è rappresentata come un luogo di incontri, di parole dette, di momenti intimi sia tristi che gioiosi. Terra natale della madre dell'artista e riferimento centrale di tutto il suo lavoro, Haiti è l’invitata protagonista di questo progetto, convocata attraverso le opere di diciotto pittorə haitianə appartenenti alla collezione privata dello scrittore e documentarista francese Jean-Marie Drot.

Incontrate dall’artista nel corso della sua visita al Museum of Friendship, che ospita la collezione Drot sull’isola di Ios in Grecia, le opere raffigurano scene di vita quotidiana che si fondono con allusioni alle cerimonie, ai riti e ai simboli della religione voodoo. Creando una risonanza tra i propri lavori e gli immaginari evocati da queste opere, Choisne intesse un fitto dialogo amoroso e generativo col misticismo spirituale dell’arte haitiana.