Segni propri

Diana Anselmo

30/01/2025, 18.00 — 20.00

Workshop

Il laboratorio propone di smantellare, con tutta la cura pestifera e necessaria, il mito del corpo abile e inossidabile.
A partire da un primo affondo teorico, a cura dell'artista e performer Sordo Diana Anselmo, Segni propri approfondisce temi come normalità e devianza, discredito e ordine sociale, attingendo dalla sociologia e microsociologia; segue una sessione pratica, a cura del danzatore e coreografo Giuseppe Comuniello, che esplora la possibilità di una co-presenza che sorpassa e svuota le false dicotomie come abilità/disabilità.

Entrambə lə conduttorə fanno parte di Al.Di.Qua. Artists, la prima associazione europea di categoria di e per artistə disabili.

Il workshop è gratuito e accompagnato da interpretariato LIS. Per partecipare è necessario registrarsi scrivendo a [email protected]

 

BIO

Diana Anselmo è artista visivo e performer Sordo, attivista ed essere umano improvvisato. Bilingue LIS e Italiano, esordisce con la sua prima performance Autoritratto in 3 atti (2021), tutt’ora presentata in vari festival italiani e non (Serbia, Svizzera, Portogallo, Germania, Cipro). All’estero esordisce a Berlino, performando ne Le Sacre du Printemps (2022) di Xavier Le Roy. Recentemente ha esposto la sua prima mostra Je Vous Aime in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2024), ed ora è rappresentato dalla Galleria Eugenia Delfini.
È tra i fondatori di Al.Di.Qua. Artists, prima associazione europea di categoria di e per artistə con disabilità, per la quale ha partecipato in vari Festival europei (Svizzera, Svezia, Olanda, Lettonia). È membro più giovane del Cultural Advisory Board del British Council.

Giuseppe Comuniello comincia il suo percorso nella danza nel 2009 con il coreografo Virgilio Sieni, con il quale collabora ancora oggi. Ha lavorato inoltre per coreografi nazionali e internazionali come Alessandro Schiattarella, Emanuel Gat, Emanuel Rosenberg e Michela Lucenti/Ballettto Civile con Bed Lambs, spettacolo vincitore del premio Danza&Danza come migliore produzione italiana. Contemporaneamente comincia un percorso sulla trasmissione del movimento attraverso la contact improvisation, tenendo laboratori sul movimento aperti a tutti in collaborazione con l’associazione MUVet di Bologna, la compagnia Teatro Danzabile di Lugano, la Galleria degli Uffizi e con il Sert di Firenze per il recupero delle  tossicodipendenze. Dal 2016 collabora con il Festival Oriente Occidente per il network internazionale sulla danza accessibile. I suoi ultimi lavori sono Danza cieca, creato e interpretato insieme a Virgilio Sieni per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e Lonely Planet, il primo studio di un lavoro di ricerca con Camilla Guarino sulla percezione debuttato con il sostegno del Teatro Comunale di Ferrara all’interno della rassegna La società a teatro. Questo ultimo progetto si è sviluppato in Let me be prodotto da Versiliadanza.