25/02 — 27/02/2025
FINTI TONTI. Sopravvivere sul velluto
- ATI
25/02 — 27/02/2025
Workshop
L’umanità, che in Omero era uno spettacolo per gli dei dell’Olimpo, ora lo è diventata per se stessa. La sua estraniazione ha raggiunto un grado che le permette di vivere il proprio annientamento come uno spettacolo estetico di primo ordine. (Benjamin 1935)
Il presente incentiva retoriche spettacolari della fine, eppure ciclicamente, per rendere possibili e legittimare campi di azione, rimuoviamo tali orizzonti catastrofici e prendiamo parte al problema. Solleviamo il sipario, ritocchiamo le scenografie e ricalibriamo la messinscena. Governare o sovvertire. Esporsi o svanire tra le quinte. Nei sorrisi a denti stretti, il proprio equilibrio psicofisico testa le contraddizioni individuali insanabili, tessendo illusioni necessarie per emergere dal disincanto.
Il laboratorio proposto si rivolge a ricercatorə e studiosə di varie discipline umanistiche e sociali, interessate ad esercitare un senso critico su tali contraddizioni in cui, volenti o nolenti, siamo coinvolte. Muovendosi tra approccio teorico e pratico, il programma proposto esplorerà la strategia del finto tonto: un dispositivo di resistenza, un congegno di adattamento, un’illusione scelta con lucida determinazione. Quali posture adottiamo per attraversare il presente senza lasciarsi schiacciare dai suoi ingranaggi? Quali meccanismi di rimozione mettiamo in moto per giustificare il nostro agire?
La prima fase del laboratorio si svolgerà durante il Carnevale, affrontando le dinamiche di una crisi spettacolare e le strategie individuali di resistenza in un’epoca in cui siamo, nostro malgrado, parte di un meccanismo ruminante. Dentro e fuori di noi, il tempo della festa ci sfiderà a riflettere su cosa significhi prepararsi, di cosa vestirsi e come nutrirsi quando la catastrofe stessa diventa l’inizio di un viaggio tra le più profonde contraddizioni che governano le nostre vite.
Luoghi emblematici come la Scuola Piccola delle Zattere, le strade della città di Venezia e il Fondaco dei Tedeschi diventeranno il punto di partenza per una riflessione sulla spettacolarizzazione del collasso e sulle strategie individuali di sopravvivenza e si offriranno come specchi delle nostre dissonanze interiori, trasformandosi in un teatro vivo dove esplorare – corpo a corpo – le relazioni interno ed esterno, etica e morale, pelle e immagine, consumo materiale e simbolico.
COME PARTECIPARE
Il workshop prevede la partecipazione alle tre giornate di attività con i seguenti orari:
25/02: 15.00 - 18.30
26-27/02: 11.00 - 18.30
Per candidarsi, è necessario compilare questo form entro il 20 febbraio.
Per maggiori informazioni: [email protected]
BIO
ATI è un collettivo artistico nato a Roma nel 2013, composto da un gruppo interdisciplinare di architettə, artistə visivə e filosofə. Il collettivo rivolge la sua ricerca nella direzione di un’arte intesa come metodo di ricerca nell’urbano, ritenendo imprescindibile l’interazione e la relazione come base di ogni processo artistico. Il gruppo si distingue per il costante cambiamento di denominazione in relazione ai membri e ai territori psicogeografici attraversati. Lavora da oltre dieci anni a cavallo tra partecipazione urbana e arti performative stimolando l'autorappresentazione delle comunità emarginate, creando ponti tra diversi attori urbani, generando condizioni per conversazioni pubbliche e invitando le persone a entrare in situazioni non convenzionali. Il gruppo collabora da molti anni con il dipartimento di Architettura di Roma Tre, la facoltà di Space and Design di Linz in Austria, l’università di Belle Arti dell'ESI di Poitiers in Francia.